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Francesca da Rimini - Gabriele D'Annunzio - copertina
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Francesca da Rimini - Gabriele D'Annunzio - copertina
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Descrizione


Tragedia di Gabriele D'Annunzio rappresentata in Roma nell'anno MCMI a di IX del mese di Dicembre. Xilografie di Adolfo De Carolis, in bianco, nero e rosso

Legatura editoriale in tela con nome dell'autore e titoli impressi in oro al dorso. Laccetti di chiusura in stoffa bordeaux. Al centro del piatto superiore medaglione impresso in oro col motto dantesco: "Noi leggevamo"

8vo (cm 24,5x19). pp. [6], pagine 289, [3]. . Molto buono (Very Good). Fioriture alla tela di dorso e copertine; nome a penna sulla prima pagina bianca; nastri originali conservati, ma sfibrati e consumati (Staining to spine and covers; pen name on first blank page; original ribbons preserved, partly frayed and worn). Prima edizione (First Edition). [Gambetti, 2007].
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Dettagli

1902
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - Ottima condizione
2570012341562

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Debuttò giovanissimo con la raccolta di versi Primo vere (1879), cui seguì nel 1882 Canto novo, nel quale è evidente l’imitazione di Carducci temperata da una già personale vena sensuale e naturalistica. A Roma, dove iniziò (ma non concluse) gli studi alla facoltà di lettere, D’Annunzio visse all’insegna della mondanità e dell’estetismo, sempre alla ricerca di nuove sensazioni in nome di un compiaciuto erotismo al quale sarebbe rimasto fedele sino alla fine con ossessive varianti. Dal decadentismo europeo assimilava, intanto, ideali di sensibilità e di raffinatezza e il gusto del tecnicismo formale: nacquero così, accanto ad alcune raccolte di versi, romanzi come Il piacere (1889), Giovanni Episcopo (1891)...

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