Attore canadese. Dopo la laurea in ingegneria, emigrato a Londra, intraprende la carriera nel mondo dello spettacolo. Calcato con successo il palcoscenico, esordisce sul grande schermo agli inizi degli anni '60. Alto, dinoccolato, freddi occhi azzurri, faccia cavallina, dopo i primi film commerciali (quasi tutti horror), si fa notare nel ruolo di Vernon Pickey nel guerresco Quella sporca dozzina (1967) di R. Aldrich. Le pellicole successive fanno emergere la grande professionalità e un notevole talento eclettico che gli consente di spaziare dal registro drammatico a quello comico. È il chirurgo burlone di un ospedale da campo nel graffiante m.a.s.h. (1969) di R. Altman, austero detective nel giallo Una squillo per l'ispettore Klute (1970) di A.J. Pakula, filosofo psicopatico nell'apocalittico Il giorno della locusta (1974) di J. Schlesinger, brutale fascista in Novecento (1976) di B. Bertolucci, spia tedesca in fuga nel cupo La cruna dell'ago (1980) di R. Marquand, ricco borghese nel drammatico Sei gradi di separazione (1993) di F. Schepisi, segretario generale delle Nazioni Unite nel poliziesco L'arte della guerra (2000) di C. Duguay, giudice in pensione involontariamente coinvolto nelle indagini sul caso Moro in Piazza delle Cinque Lune (2002) di R.?Martinelli. Si presta poi al kolossal Ritorno a Cold Mountain (2003) di A. Minghella, a adattamenti di opere letterarie come Orgoglio e pregiudizio (2005) di J. Wright e Chiedi alla polvere (2006) di R. Towne, ai toni da denuncia di Lord of War (2005) di A. Niccol e presenzia con un cammeo in Reign Over Me (2007) di M. Binder. La sua prova più riuscita è senz'altro in Il Casanova di Federico Fellini (1976), dove ritrae in maniera composta e stilizzata la figura del celebre libertino veneziano, raggiungendo tocchi di autentica commozione. Duttile e misurato, a suo agio sia nei ruoli comici che in quelli drammatici, ha messo a punto con gli anni una recitazione emotiva e perfettamente calibrata che garantisce a ogni sua prova uno standard di assoluta professionalità.